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venerdì 15 ottobre 2010

Adro: una vergogna per la scuola pubblica

Pubblicato il 17 settembre 2010


Ha fatto scalpore l'arditezza con cui la Lega Nord ha istituito una scuola pubblica dedicata a Gianfranco Miglio nella il suo simbolo del partito e il verde che li contraddistingue compare in ogni dove. La presenza della "Sole delle Alpi", il simbolo della Lega (ormai noto solo per questo motivo), è stato giustificato dal sindaco del paese dicendo che "è un simbolo padano da millenni e come c'è un crocifisso può starci pure quello". Sinceramente credo che in nessuna scuola e in nessuna casa esista questo simbolo in maniera tanto persistente da considerarlo pari a un crocifisso. La polemica si è subito scatenata e tra le molte voci si è elevata quella del Ministro per la Pubblica (mica tanto) Istruzione Maria Stella Gelmini, che ha preso le difese del sindaco facendogli anche i complimenti. Non solo, ha anche detto che nelle scuole ci sono sempre stati simboli di sinistra, e non essendo giusto la Lega Nord ha trovato il modo per farsi spazio nelle scuole. Per riprendere il meraviglioso intervento di Marco Travaglio, oggi a Padova, "La Gelmini ha parlato di simboli di sinistra, ma io sinceramente mi chiedo quali siano! Forse forse saranno i libri, l'unico stendardo esposto dalla sinistra?".

Anche se molti hanno preso la vicenda molto alla leggera, giudicandola una cosa strana ma tutto sommato accettabile, o indignandosi ma pensando anche che non è la cosa peggiore che il partito potesse fare, il messaggio è molto forte.
La Lega sta creando un suo giornale, una sua banca, il concorso di bellezza Miss Padania, e molte altre trovate molto folkloristiche per tenere vicini i suoi elettori e cominciare una politica di scissione che vada al di là delle risorse finanziarie. Cosa accadrebbe se veramente venisse aperta una scuola leghista? Cosa insegnerebbero gli insegnanti, i dialetti del veneto? Come cucinare polenta e osei? La geografia del Po in su e il resto è mondo inesplorato, come nel Medioevo? E le famiglie ce li manderebbero?

I bambini crescerebbero con ideali leghisti? Xenofobia, razzismo, egoismo, tradizione, un desiderio di scissione, e cos'altro?

La scuola in se non è il vero problema, è la mentalità chiusa e retrograda di questi politici e dei loro elettori la vera malattia. Perchè ci saranno pure i personaggi che aprono la banca, che organizzano il concorso o mettono simboli politici nelle scuole pubbliche, ma anche chi versa i soldi nella banca, chi partecipa e chi frequenta certi ambienti perchè vuole certe idee.

Una mentalità di fondo che va cambiata, perchè nel 2000 non si può pensare di sbarrare le porte alle persone immigrate come non si può pensare di tagliare tutto all'istruzione e favorire la fuga dei cervelli, non si può parlare di scissione in un momento così critico per l'economia, non si può pensare di crescere dei bambini con degli ideali da adulti fuori di testa.

Arianna Vietina
Padova