A tutti gli studenti:

Per vedere pubblicati i vostri post sulla situazione delle vostre scuole, dell'Italia, del mondo o semplicemente per condividere una poesia o un racconto, inviate ciò che avete scritto a: ilmancino@infinito.it
Grazie per il vostro preziosissimo contributo!

lunedì 2 agosto 2010

Mantenere la memoria

Oggi, 2 Agosto 2010 a Bologna il governo non ci sarà. Nessun ministro andrà alla cerimonia per commemorare quella terribile strage, emblema insieme a tante altre, della violenza assurda del terrorismo. Il ministro La Russa ha seccamente spiegato il motivo della sua assenza e di quella dei suoi colleghi: “I ministri li avete sempre fischiati”. Quindi meglio non mandarne. Tra silenzi e a dir poco imbarazzanti tentativi di giustificare l’assenza dell’esecutivo. Magari facendo ricadere la colpa sull’Associazione dei familiari delle vittime. Oppure indicando i contestatori come un’esigua minoranza che strumentalizza la manifestazione. Sicuramente cercando di ritrovare un pò di lucidità dopo gli ultimi avvenimenti politici. E cercando anche di ritrovare il filo di un discorso coerente, con cui provare a continuare il mandato attribuito dagli elettori.


Che parole si possono usare per definire l’atteggiamento del governo? Ne ho pensate molte ma nessuna si è rivelata adatta. Nessuna servirebbe a rendere il giusto rispetto a quelle ottantacinque anime e ai duecento feriti. Nessuna servirebbe a fare qualcosa di utile per i familiari delle vittime e per l’intero Paese. Il governo si dimostra semplicemente, ancora una volta, per ciò che è. Non vuole sentire le contestazioni ma solo gli applausi. Non si prende le responsabilità di una scelta ma cerca di farne ricadere la colpa su altri. E soprattutto addita al pubblico ludibrio chi lo contesta come un soggetto pericoloso. E qui è due volte miope, nel metodo ma anche nel merito. Perché non comprende che i bolognesi non hanno risparmiato nessuno dai fischi, in tutti questi anni. E questo perché i bolognesi aspettano ancora la piena luce su quella che Pertini definì “L’impresa più criminale che sia avvenuta in Italia”. Non comprende perché non vuole. Non comprende la rabbia e la disperazione che angoscia le anime di quelle persone. Non comprende che togliere il segreto di Stato sulla strage ed impegnarsi seriamente per far emergere tutta la verità non è solo un obbligo a cui dovrebbe adempiere ma anche una scelta tanto responsabile quanto giusta, equa e necessaria per quelle persone e per l’intero Paese. Ma il governo non vuole tutto ciò. Non vuole, anche se ogni essere umano capirebbe che di fronte a tale disperazione umana tutte le possibili ragioni che la politica sa tirare fuori per non far emergere la volontà sono bieche e schifose.

Di fronte a tutto questo lancio una provocazione. Non è importante che oggi il governo sia presente. Non è importante che oggi ci sia chi vuole strumentalizzare la strage e chi in piazza piange il morto ma poi trama nell’oscurità. Oggi in piazza ci devono essere i bolognesi e gli italiani puliti. Commossi e desiderosi di giustizia e non di vendetta. I bolognesi e gli italiani non si devono sentire abbandonati dalla società e devono portare avanti il ricordo e spingere per la verità, passando il testimone ai giovani. E lo faranno, a partire da oggi. A leggere i nomi, infatti, ci sarà una ragazza di trent’anni. La memoria è viva. Bologna avrà giustizia.


Andrea Pittarello
studente di Padova