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lunedì 5 luglio 2010

Quando pregiudizio e razzismo convivono ancora...


La notizia giunta oggi di un atto di violenza avvenuto mercoledì notte a Padova verso due ragazzi omosessuali ha scosso tutti noi ragazzi della Rete degli Studenti Medi, che sin dalla fondazione della nostra associazione promuoviamo la libertà per ogni indivuduo ad amare senza timore e a non farsi intimidire dall'ignoranza che ancora controlla le azioni di molti.

Verso le 3.00, tra il 9 e il 10 giugno, Matteo ed Enrico stavano passeggiando, diretti in via Giotto.

Camminavano abbracciati, nessun comportamento osceno o offensivo. Passando davanti a un bar del centro di Padova si sono sentiti insultare da alcuni avventori seduti all'esterno.

Ripetutamente questi hanno detto "Oltre che merde siete anche froci".

Queste persone li stavano giudicando non solo in base al loro atteggiamento affettuoso ma anche per il loro abbigliamento, che a quanto pare risultava "comunista".

Quando i due ragazzi si sono voltati per domandare se erano effettivamente loro i soggetti di quelle affermazioni sono stati picchiati da uno dei clienti, e poi incitati ad andarsene alla svelta dagli altri.

Hanno sporto denuncia, e con estremo stupore hanno affermato:«Siamo gay e giriamo assieme ormai da tempo, ma una cosa del genere non ci è mai successa.

Padova è una città aperta, quel che è successo è molto strano.

È una anomalia. Di certo non ci faremo spaventare e continueremo a passeggiare abbracciati, ancora più di prima. Non abbiamo paura»

Questo atto ci lascia sconcertati.

Padova è famosa appunto per la sua libertà, sia in campo politico che sociale, città universitaria, terra di scambi, con una cittadinanza attiva e un movimento giovanile che va contro a queste cose, del quale noi facciamo parte e siamo orgogliosi.

Vogliamo tenere alto questo valore della nostra città e soprattutto il valore della libertà.

Nella costituzione italiana si sancisce nell'articolo secondo si garantisce la protezione ai diritti inviolabili dell'uomo e nel terzo la pari dignità sociale e l'uguaglianza davanti alla legge al dì là della religione, del sesso, della razza della lingua, delle opinioni politiche e delle condizioni sociali e personali del singolo individuo.

Sono questi diritti rispettati nel momento in cui due persone che si vogliono bene devono temere di camminare per strada coi vestiti che desiderano per colpa di qualche retrogrado ignorante? Siamo già in un momento così buio per la nostra società?

Insieme noi ragazzi della Rete degli Studenti Medi di Padova vogliamo gridare un NO a questi atti razzisti, proclamare la nostra convinzione nella parità dei diritti e della dignità di ogni persona e continuare a lottare perchè ciò non accada in futuro.

Arianna Vietina

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