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venerdì 2 aprile 2010

Eh, i giovani di oggi...

Stufa di ascoltare commenti che cominciano con questa frase vorrei porre il mio punto di vista, condivisibile o meno, sui giovani d'oggi, di cui ancora mi sento parte, intendiamoci. Trovo i miei coetani in maggior parte stolti, pigri, facili alla noia, poco reattivi, con interessi limitati, abbindolati dal primo idolo stramaledetto per rendersi ridicoli parlando di futili cose, come programmi televisivi, inconsistenti eventi fatti di sballo e ancora noia, nei confronti del mondo e della scuola. Come se il mondo che hanno dentro di loro fosse estremamente più ampio e grandioso di quello fuori, ma non con consapevolezza e maturità, bensì con egoismo ed egocentrismo. L'odio per la scuola soprattutto è una cosa che non posso sostenere. Anche a me può capitare di alzarmi la mattina e pensare pigramente che è una gran rogna muoversi fino a quell'edificio e trascorrervi sei, sette, forse otto ore, ma questo non mi toglie il sorriso nel varcare il cancello carcerario che mi separa dalla scuola. Me la sono scelta, la voglio vivere appieno, e se mi scopro a lamentarmi il mio primo pensiero è "Perchè mi sto lamentando?". Dicono che la gioventù di oggi è una gioventù andata, bruciata, ma a questi commenti mi sento offesa.
E' vero, siamo deboli ed emotivi, ed è stato studiato come non riusciamo più a scindere in piani il vero e il non vero, ad avvicinare l'idea di successo all'idea di fatica e lavoro e di come ciò che chiamiamo benessere ci allontana dai nostri vicini, in una lotta di supremazia che neanche i leoni nella savana sono tanto agguerriti.
Ma le nostre differenze con le generazioni passate non sono solo un'infinita lista di vizi, ma un vigore che è sempre stato sepolto dalla migliaia di stupidaggini, gingilli e giocattoli con cui siamo cresciuti.
Basta accendere la televisione su un canale qualsiasi, ed eccolo lì il mistero. Intontiti, inebetiti, come il muschio, le bestiole parassite, come zanzare appiccicate alla pelle che non fanno in tempo a leccare l'ultima goccia di sangue che eccole schiacciate.  Il perchè i giovani di oggi appaiono così diversi e così strani nelle loro mode e manie parte da lì. Modelli e idoli, costruiti a regola d'arte per fotterci il cervello, e perdonatemi il termine ma è proprio così. Mio fratello passa le sue giornate sullo schermo, mi parla di persone che non conosco, di storie inverosimili e mi attira anche quando attacca a descrivere quel che tanto gli piace. Il sogno crolla quando mi dice che vuole fare il calciatore.
La nostra società ci porta in un controsenso grottesco. Da una parte il nostro restare a uno stadio fanciullo, facile, accuditi da mamma e papà finchè soldi ne hanno e pronti a lanciarsi nelle promettenti carriere di calciatore, presentatore, velina, ballerina, puttana, senza che il mondo ci possa impedire niente, sicuri di avere il nostro impiego ben stipendiato con uno schioccar delle dita. Dall'altra parte il vortice frenetico della novità, le avanguardie tecnologiche, le notizie da ogni parte, da ogni dove, vere, false, cosa importa? Ci sono e circolano nel nostro cervello come degli sciami di cavallette ingorde, e la nostra testa si riempie di violenza, spaesamento, pornografia, la nostra mente non è in grado di scindere, è tutto reale.
Un ragazzo su 10 dall'adolescenza ai 20 anni  non prova impulsi sessuali, si eccita davanti a qualche filmino o incontro in chat, ma non andrà mai a cercare una donna, i piani del sesso e dell'affettività sono due mondi distinti. Vai da un ragazzino qualunque e digli che per avere soldi e benessere deve lavorare, ti guarderà come se ti fosse spuntato un broccolo tra le sopracciglia. Va da una ragazza e spiegale che non deve sempre dire di si a tutto e ti risponderà che se dice di no verrà messa da parte, umiliata, presa in giro, giudicata diversa, dire di no a un ragazzo, come a una droga, al fumo, all'alcol, è sbagliato. Se non lo fai sei fuori dal giro. Prova a chiedere cosa sono i Diritti Umani, i Principi Fondamentali, la Costituzione, niente sapranno risponderti indietro, ma se vuoi c'è sempre da riassumere gli ultimi quattro anni del Grande Fratello.
UN AFFRONTO PER LA MENTE UMANA!
Bambini cresciuti senza una cognizione di cosa sia un diritto, un dovere, un bisogno vero, la responsabilità, che crescono in un mondo in cui o hai le palle o sei morto, con un idolo come il Cavaliere che può far tutto, la nuova favola per farli dormire, un Cavaliere che se ne frega delle leggi, se ne frega di cosa è bene o male, dell'etica, della lealtà, fa solo ciò che gli interessa e guarda che potere! Fai come lui, piccolo mio, e avrai successo!
Dopo questa carrellata, sento di dovermi scusare. Ciò che ho detto lo penso, ma non è vero.
Questa società l'ha fatta Lui, l'hanno fatta i grandi, gli adulti. Noi dobbiamo creare la prossima. Se noi ragazzi riusciamo a svincolarci da questi circuiti, non sono io ad essermeli inventati, possiamo fondare un mondo nuovo. Possiamo andare dai nostri amici e spiegar loro tutto quanto, scettici o non, prima o poi lo vedranno anche loro. Man mano tutti riceveremo la nostra batosta, chi prima chi dopo, ma confido che non ripeteremo gli errori di adesso.
La nostra generazione non è bruciata. Sta bruciando.
Possiamo spegnere del tutto ciò che ci anima, annullare il nostro mondo, liberarci e scappare via, lontano, o ardere ancor di più per dimostrare che siamo migliori.

Ary, Padova

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