Non ce la farete mai! Ma per che cosa vi impegnate così tanto, quando alla fine non importa a nessuno di ciò che fate? Ma seriamente credete di poter cambiare qualcosa?
Si, lo crediamo, e ci muoviamo, e per sempre ci muoveremo, contro tutto e tutti.
Siamo giovani e in quanto giovani non riusciamo a tollerare l’adeguarsi costante a un modo di agire conformato, non possiamo sopportare la rassegnazione degli altri ragazzi nei confronti di un mondo comodo perché riduce il loro agire allo stato di semplici oggetti. Combattiamo adesso e combatteremo sempre, urliamo ora le nostre idee e continueremo a urlarle.
Troppe volte ci siamo sentiti dire che “a conti fatti” il nostro operato è inutile, o comporta anzi solo fatiche e futili impegni. Ma non è così.
Vogliamo dare un segnale, forse prima di tutto a noi stessi e successivamente agli altri, perché sappiamo che i nostri fini potrebbero sembrare utopici in molte delle cose che facciamo, ma almeno possiamo dire: “Noi ci proviamo!
Ed è così, perché è nostro compito e dovere di sognatori, e soprattutto di giovani, sperare e muoversi insieme per ottenere sempre qualcosa di più.
E’ vero, forse non ci riusciremo mai, forse le nostre parole sono solo gettate al vento, ma non riusciamo e non riusciremo a tollerare mai il degrado che ci troviamo costantemente davanti agli occhi, e per questo continueremo ad urlare, a gridare, a combattere per i nostri diritti, contro l’ingiustizia che regna sovrana e contro la nostra generazione che preferisce adeguarsi piuttosto che pensare con la propria testa.
uno Studente trevigiano
da "la Venticinquesima ora"
giornalino d'istituto del liceo "Canova"
martedì 6 aprile 2010
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