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giovedì 15 aprile 2010

Sulla riforma: ieri, oggi e domani


Dato che la prima critica al Mancino Veneto è stata quella di non parlare abbastanza della Gelmy e le sue riforme, e dato che ho un po' di tempo, cercherò di mettere insieme quelli che ritengo i 4 elementi che stanno destrutturando la scuola pubblica, che sono: Decreti Gelmini, annunciati 2 anni fa, e in buona parte ancora bloccati, PDL Aprea, DDL Cazzola e riordino delle scuole superiori.

Ricordo prima di cominciare che in questo pezzo sto parlando in particolare delle mie impressioni e delle mie idee, basandomi su ciò che più mi è rimasto impresso del tema.

Due anni fa con l'avvento del Ministro della Pubblica Istruzione MariaStella Gelmini si è dato il via alla "riforma delle scuole" di cui si sentiva un grande bisogno. La politica adottata può basarsi sulla parola "risparmio": si è proceduto a tagliare di qua e dì sulla scuola, inizialmente su tutte, poi solo sulla pubblica, per la quale erano previsti 8 miliardi di euro in meno nei prossimi 3 anni. Già quest'anno il disastro: docenti e supplenti non pagati, assenza del materiale primario, riparazioni che non vengono effettuate, scandali di enormi vuoti nel bilancio di ogni scuola, dalle più prestigiose alle meno conosciute. Ed è solo l'inizio! I famossissimi decreti Gelmini che hanno intasato radio, tv e giornali portavano una serie di provvedimenti uno più grosso dell'altro: a cominciare dai grembiulini e il 5 in condotta, il maestro unico, fino al massiccio licenziamento di docenti e personale, giudicati "inutili". E pensare che l'Italia ha sottoscritto il 2° obbiettivo del millennio che si impegna a promuovere l'educazione primaria universale entro il 2015!
Dopodichè c'è stata la mazzata del PDL Aprea. Con due rapide mosse si promuoveva per eliminare la rappresentanza studentesca e privatizzare le scuole, un paio di procedimenti legati a doppio filo grazie al massiccio taglio di fondi di cui ho scritto sopra.
Queste proposte sono state congelate, ma non è ancora detta l'ultima parola.
Eccoci infatti quest'anno con il DDL Cazzola, che riporta l'obbligo scolastico ai 15 anni, permettendo magari di fare l'ultimo anno (quindi fino ai 16) di apprendistato, stage lavorativo. Naturalmente a gratis.
Un'altro tentativo di svalutare il valore della scuola e portarci a lavorare prima del dovuto dato il periodo di crisi in cui stiamo vivendo? A mio parere si. E sinceramente non ci sto.
L'ultima, il riordino delle scuole superiori. Licei stereotipati, appiattimento dell'offerta formariva, eliminazioni di attività extra, laboratori e di ogni peculiarità delle singole scuole. La questione mi tocca parecchio perchè frequento un liceo artistico sperimentale, unico nel suo genere, l'unico in italia, che dall'anno prossimo sarà una modica scuoletta che insegnerà ai suoi alunni "architettura e ambiente". Privandosi della varietà che finora l'aveva caratterizzato.

In poche parole ho cercato di riassumere il mio pensiero al riguardo, ma ci tengo a concludere così:
io credo nella scuola, credo nei giovani e nei mie coetanei, ma soprattutto credo nei ragazzi più piccoli, che se avranno le palle ne diranno tante al governo per questi provvedimenti, così tante che meriteranno la scuola migliore del mondo. Tutta l'Europa investe nella scuola, è uno dei settori più finanziato, mentre in Italia vi è destinata una parte così misera che sinceramente mi vergogno di promuovere il mio paese come il paese della cultura e dell'arte. Il Gran Capo discorre tanto della bellezza dell'Italia, del suo sole, ecc ecc, ma come pensa di reastaurare le sue belle opere chiudendo le due scuole di restauro più importanti del paese? Come pensa di salavare i paesaggi, la bellezza natuarale, finanziando il nucleare e la guerra? Come pensa di sconfiggere il cancro tagliando tutti i fondi per i ricercatori? E la crisi economica? Si esce dalla crisi senza cervelli preparati?
E' stato dimostrato statisticamente che quando uno stato finanzia l'istruzione il ritorno economico del paese sale a livelli esorbitanti.
Cosa aspettiamo a usare il cervello?
Spero di poter parlare di queste cose con voi, scrivete, commentate, criticate.
Ciao!

Ary
Studentessa di Padova

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